Il movimento Hippie ed il pensiero ‘peace and love’

‘Peace and love fratelli e sorelle!’ Era proprio questo il motto del movimento hippie, conosciuto anche come la rivoluzione dei figli dei fiori, ma sicuramente molti lo ricorderanno; nacque negli Stati Uniti al principio degli anni sessanta, per poi diffondersi rapidamente in tutta Europa e negli altri paesi del mondo, ed era fondamentalmente un movimento di controcultura giovanile basato sulla costituzione di comunità.

Tali comunità erano fondate all’insegna dell’amore, del rispetto per la natura, dell’uguaglianza tra i popoli, del sesso libero senza tabù e pregiudizi; anche l’uso di stupefacenti di vario genere come marijuana, l.s.d, psichedelici ed allucinogeni, era una delle principali caratteristiche distintive del movimento hippie, ma il fine per cui venivano usate queste sostanze era (a detta loro) unicamente introspettivo, serviva cioè a conoscere se stessi più profondamente, e ad ampliare il proprio stato di coscienza e di sensibilità. Era tra l’altro anche il periodo del rock psichedelico e della rivoluzione sessuale, un momento storico in cui i giovani, rifiutando categoricamente tutti gli schemi imposti dalla società, professavano la filosofia del sesso libero al di fuori di qualsiasi vincolo convenzionale, erano contro le relazioni monogame, ed addirittura contro il matrimonio come istituzione.

Nascita e storia della cultura Hippie

Alla base del movimento hippie c’era dunque un netto rifiuto verso tutto ciò che era scontato, verso gli schemi ed i modelli imposti dalla società, ed inoltre tutti i figli dei fiori erano categoricamente contro qualsiasi forma di violenza o di guerra. ‘Mettete dei fiori nei vostri cannoni’, era questo lo slogan che gli hippies utilizzavano per esprimere il loro assoluto dissenso verso la guerra e la violenza, ed il significato era in pratica ’fate l’amore, non fate la guerra’, pensiero accompagnato anche dai fatti, visto che all’interno delle comunità si praticava sesso libero e senza alcun pudore o vergogna di farlo.

Le donne e gli uomini delle comunità hippievestivano con stoffe vivacemente colorate spesso decorate con fiori, erano sempre ‘allegri’ (certamente per effetto delle droghe di vario genere che assumevano), e cercavano una vita in totale libertà, una vita fatta d’amore e di rispetto verso il prossimo, ma anche verso la natura in genere. Il movimento destò grande curiosità, e furono molti i musicisti, i registi, e gli artisti in genere, a dedicargli qualche ‘omaggio’, ognuno secondo il suo modo di vederlo.

peace and love -2bis

Sesso con tutti, ma senza essere etichettate come prostitute

Come già accennato in precedenza, la filosofia del ‘peace and love’ non voleva soltanto essere una forma di protesta contro la violenza e la guerra, ma era uno slogan utilizzato anche per dire basta ai rapporti di coppia definiti ‘convenzionali’, rapporti basati sulla monogamia e di solo stampo eterosessuale; con il loro credo, gli hippies si dichiaravano aperti anche a rapporti omosessuali, chiedevano l’abolizione del reato di adulterio e la liberalizzazione della pillola anticoncezionale.

La lotta per diffondere i loro nuovi ideali fu molto dura, e se ne può avere un’idea se si pensa che a quei tempi era in voga l’usanza di giungere vergini al matrimonio, una di quelle antiche tradizioni che gli hippies consideravano obsoleta e borghese. Le donne hippies volevano sentirsi libere, e la parola libertà per loro voleva significare soprattutto faccio l’amore dove, come, quando, e con chi mi pare, senza che per questo motivo debba essere etichettata come prostituta.

Le droghe e la musica psichedelica invogliavano a fare sesso

Gli anni sessanta sono ricordati da molti anche come gli anni dei megaconcerti live, e Woodstock rappresentò il culmine, ma allo stesso tempo anche l’inizio della decadenza del movimento hippie; fu proprio in occasione del concerto di Woodstock che gli hippies mostrarono al mondo intero il loro modo di concepire la vita, con ragazzi e ragazze assiepati in totale libertà che fumavano marijuana, assumevano sostanze allucinogene, e soprattutto facevano sesso liberamente scambiandosi varie volte i partners.

Negli anni del movimento hippie una donna che faceva sesso con diverse persone non veniva classificata come prostituta, perché in effetti anche se faceva sesso con varie persone anche nello stesso momento, non lo faceva per denaro. Erano principalmente musica e droghe psichedeliche ad accendere in loro l’irrefrenabile desiderio di sesso, comportamento che oggi verrebbe certamente associato all’immagine di una prostituta, ma che invece a quei tempi voleva essere un modo come un altro per sentirsi liberi.